Dedalus
- 20/11/2020 18:05:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
Ancora il vento protagonista metaforico di un "canto mesto" che si alza dando voce al silenzio in cui gravitano ricordi e dolori di altri tempi. Un canto che narra a tutto campo delle intime vicissitudini, un canto che del silenzio è portavoce, un canto che ambirebbe a non esser tale ma di gioie foriero. Gli aspetti che in una manciata di versi la poetessa illustra sono da un certo punto di vista affascinanti, chissà... forse alla base ci son crucci damore? O di altro genere? Nei suoi versi lautrice non accenna minimamente a svelarne lorigine dando così spazio al lettore di immaginare e di rapportare a se stesso la precarietà dei suoi stati danimo. E proprio questo aspetto è quello che dà lustro alla lirica. Molto bella.
|